Un team building da pirati
TWT TEAM ha sviluppato un settore formazione e team building con più di 60 format diversi da applicare sulle specifiche direttive del committente. Spesso però la vera sfida è quella di trasformare i contenuti di un convention aziendale celebrativa in un momento di team building soprattutto per un’azienda che non ha mai fatto questa esperienza.
La Fratelli Cosulich s.p.a., società che si occupa di ship management (fornire equipaggi e assistenza tecnica per ogni tipo di nave), commercio e mediazione di prodotti petroliferi, e di fornire servizi di agenzia portuale per linee container o convenzionali, intendeva celebrare il 150esimo anno della sua storia. La location prescelta è stata il Grand Hotel du Lac et du Parc a Riva del Garda.
E’ stato il magnifico parco della struttura a suggerirci il mood dell’evento: un’isola misteriosa covo di pirati sanguinari. In realtà eravamo in linea con il core business dell’azienda, parlando di mare, di grandi avventure e di viaggi. Ma avevamo un obiettivo ambizioso: superare i forti elementi di “Diversity” aziendale, di background culturale, generazionale e anche di provenienza geografica (sedi a Napoli, Genova, Venezia), costruendo un momento di condivisione e strategia. Far integrare le persone e farle sentire parte di un sistema sociale ridotto molto speciale come l’azienda Fratelli Cosulich s.p.a.
Abbiamo fatto ricorso all’outdoor training vestendo l’attività con l’abito della caccia al tesoro a prove da superare. Il timore era di una scarsa partecipazione per riservatezza e non familiarità con questo contesto da parte dei partecipanti; il dubbio da subito è stato completamente fugato. La serata lancio ha presentato il nostro staff costituito da trainer esperti nei panni di feroci pirati che hanno fatto irruzione durante la cena e hanno chiamato a sé le ciurme per la sfida del giorno dopo. Audiovisivi appositamente realizzati hanno contribuito a creare la giusta atmosfera insieme a qualche colpo di pistola e all’incrociarsi di sciabole.
Il giorno dopo tutti, si sono ritrovati nei panni di ciurme affiatate, al briefing iniziale dove una mappa dell’isola, cioè del fantastico parco dell’albergo pieno di corsi d’acqua e piante tropicali, li avrebbe guidati a superare prove importanti per aggiudicarsi l’accesso al tesoro. Le squadre erano state concepite per avere la maggiore possibile eterogeneità. Così l’anziano comandante di Napoli si è trovato a lavorare con la centralinista di Genova e l’informatico di Venezia.
Le prove facevano leva sulle capacità intellettuali e fisiche del gruppo, ma sempre con intenti strategici. Obbligavano i partecipanti a parlare tra loro e condividere le idee migliori che noi crediamo appartengono sempre a tutti.
Il percorso li ha guidati lungo un itinerario alla scoperta del parco dell’albergo, nei suoi angoli più caratteristici e vicini all’immagine che abbiamo di un’isola del tesoro. In questo contesto i partecipanti incontravano i trainer, che li indirizzavano a superare prove ispirate dalle storie di pirati, ma costruite con gli strumenti tipici della formazione outdoor: costruire manufatti, superare una situazione di crisi andando ad inventare una struttura capace di reggere tutta la ciurma, superare un ostacolo verticale oppure uno orizzontale, orientarsi in un contesto di privazione sensoriale, formare rapidamente un coro musicale sulle note di “Quindici uomini…”.
Così mentre si giocava per vincere, si lasciava spazio alle proprie emozioni che consentivano ai più di assaporare il gusto della collaborazione e la scoperta di persone fino a quel momento sconosciute e capaci di esercitare la cosiddetta leadership di servizio, a supporto del gruppo al di là del ruolo.
Il finale ha consentito ad una ciurma solamente di accedere al tesoro, ma il forziere conteneva un messaggio per tutti: “Il vero tesoro di questa azienda siete voi, che con la vostra partecipazione avete contribuito al raggiungimento del successo”. (www.twt-team.it ; www.leonardofrontani.com)